Il tour include una guida privata a vostra disposizione, un bus e i biglietti di entrata agli scavi
Se amate l'archeologia, vi consigliamo in particolare questo tour. Vi porteremo alla scoperta delle più celebri rovine romane presenti nelle zone della Baia di Napoli: Pompei, Ercolano e Oplontis.
Molti libri sono stati scritti su Pompei.
Gli scavi di Pompei sono una straordinaria testimonianza del mondo antico grazie al livello di conservazione dei monumenti romani rimasti pressoché intatti dopo l'eruzione che ha colpito la cittá nel 79 a. C. cancellandola dal paesaggio dell’area vesuviana. La cittá romana di Pompei, situata tra il mare e il fiume Sarno, ha sfruttato queste condizioni naturali. Nel V secolo a.C, la cittá cadde sotto il controllo dei Sanniti, una popolazione locale, rimanendo comunque esposta all’influenza greca ed etrusca. Nel IV secolo a.C., Pompei finì nell'orbita di Roma che, successivamente, la legò in modo permanente al suo controllo militare nel 80 a.C. , con la fondazione della colonia di Silla. In ogni caso, nel periodo romano, Pompei divenne una città di medie dimensioni per quei tempi, e non meno cosmopolita della stessa Roma, che si trovava a diversi giorni di viaggio da Pompei. La città subì molte influenze straniere e la presenza di edifici sacri egizi e greci lo testimoniano. Quando il Vesuvio eruttò nel 79 d.C. , Pompei si stava ancora riprendendo dal grande terremoto del 62 d.C.: prove di massicci sforzi di ricostruzione ancora in corso sono stati trovati durante gli scavi moderni.
Anche Ercolano è molto interessante. Si trovava a sole nove miglia a nord di Pompei con una popolazione di quasi 6.000 residenti. Alcuni dei cittadini più ricchi di Roma avevano una dimora in questa città, dove potevano rilassarsi nei bagni pubblici che si affacciano sul mare scintillante. Uno dei palazzi più lussuosi e mozzafiato del periodo romano scoperto finora in questa zona è la cosiddetta " Villa dei Papiri". Scoperta per caso nel 1750, la bella residenza si trova su un altopiano vicino al mare, con una vista panoramica sul Golfo di Napoli e una grande piscina. Nella Villa gli studiosi hanno scoperto una libreria completa di 1785 papiri con testi del filosofo epicureo Filodemo di Gadara, e una grande collezione di statue in bronzo.
Oplontis può essere considerata un gioiello dell'archeologia romana.
Tra Pompei ed Ercolano si trova Oplontis , a circa tre miglia da Pompei, presso quella che oggi è la città di Torre Annunziata. Il nome Oplontis è stato riscoperto per la prima volta nella Tabula Peutingeriana, una replica medievale di una mappa stradale romana dell'Impero romano, risalente al IV secolo d.C..
L'antica Oplontis fu un centro residenziale, che conobbe diverse fasi di costruzione e ampliamenti successivi e che comprende 2 ville (A e B) con una stazione per il cambio dei cavalli, un centro termale, un alloggio per viaggiatori e luoghi di stoccaggio e per la commercializzazione dei prodotti agricoli (villa B). Oggi è possibile visitare solo la villa A, probabilmente appartenuta a Poppea Sabina, seconda moglie di Nerone. La villa, che risale alla metà del I secolo a.C., è uno dei più significativi esempi di residenza dell'aristocrazia romana, con atrio tuscanico, numerose sale, giardini e un centro benessere. Conserva anche una bella decorazione pittorica che è uno dei migliori esempi di II stile pompeiano, nella sua prima fase. In questa villa, portata alla luce tra il 1964 e il 1984, gli scavatori trovarono un’anfora con la scritta SECUNDO POPPAEAE (inviato al liberto di Poppea, forse Poppea Sabina). Per questo motivo gli studiosi ritengono che la villa sia appartenuta alla seconda moglie di Nerone.
N.B.: Il programma suindicato è solo un modello standard e può essere modificato in qualsiasi modo.
